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Hanami: La Celebrazione Del Difetto

  • Alberto Urbani
  • 13 feb 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 15 giu 2024

Studio di Psicoterapia a Padova e On-line - dott. Alberto Urbani


Una delle tradizioni che rende la cultura giapponese nota a tutto il mondo è quella della fioritura dei ciliegi.


Per pochi giorni all'anno i viali alberati di ciliegio si riempiono di nuvole rosa che restano appese ai rami il tempo necessario per essere ammirati e pian piano sfioriscono, lasciando che il vento abbia la meglio su di loro.


Il nome di questo spettacolo naturale è hanami ed oltre ad essere un affascinante spettacolo della natura, è una tradizione centenaria con un forte valore simbolico.


La bellezza e la fragilità di questo fiore, simboleggiata nella breve durata della sua permanenza, assume il simbolo di un'esistenza effimera, destinata fin dal primo momento a decadere.


Igort, nei Quaderni giapponesi, descrive così questo momento:

«Hanami è la contemplazione dei ciliegi in fiore.»

«La fioritura dura pochi giorni, poi comincia una malinconica nevicata di petali che

ricopre i parchi. Hanami significa accettazione della fragilità, e dunque

dell'impermanenza: questa la bellezza dell'esistere effimero».


La delicatezza, la semplicità e la purezza di un fiore si contrappongono ad una vita breve e impermanente. Un fenomeno che ad un primo impatto potrebbe renderci malinconici, tristi è invece celebrato, trasformato in una festa e occasione di allegria e convivialità.


Perché ti sto parlando di questo?


Molte persone sentono l'esigenza di un sostegno psicologico quando riconoscono in sé stessi qualcosa che non va, qualcosa da cambiare.

Ansie e insicurezze sono l'espressione di qualcosa che non si rende coerente con i propri valori e la propria identità, quello con quello che vorremmo essere ai nostri occhi e allo sguardo degli altri.


Lo spirito hanami ci offre un modo diverso di dare senso e significato alle fragilità, che potremmo scandire in tre momenti: accettazione, contemplazione e celebrazione.


Questa mentalità di fronte ai nostri difetti sembrerà assurda: come è possibile celebrare qualcosa che non mi piace? Come posso sorridere di qualcosa in cui non mi riconosco?


La tradizione hanami rende pensabile, quindi possibile proprio che non contempleremmo nel ventaglio delle nostre possibilità. Nel sostegno psicologico questo è descritto come il processo di trasformare un problema in risorsa.


Intraprendere questa strada non è da intendersi come un percorso di crescita interiore, ma una concreta celebrazione della propria fragilità, che emerge nei propri modi di parlarne agli altri, nel modo in cui ci osserviamo quando siamo allo specchio, dal trovare tutte le motivazioni per cui quello che hai osservato fino ad oggi come un problema, potrebbe essere invece una risorsa.


È un percorso a volte difficile se intrapreso in autonomia. Per questo il percorso di psicoterapia, ritagliato su misura della storia di vita di chi chiede aiuto, offre l'opportunità di un supporto in tal senso. È un'occasione di messa in discussione dei propri modi di dare senso e significato al mondo. Lo psicoterapeuta è quel compagno di viaggio formatosi per condurti verso un ampliamento dei significati possibili.


Se cerchi uno psicoterapeuta a Padova, contattami, insieme potremo capire il percorso adatto alle tue esigenze.



 
 
 

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